Un Paese a Sei Corde
A questo concerto del 12 giugno non si arrivava per caso: bisognava prendere il battello per giungere sull’Isola di San Giulio, al centro del Lago d’Orta, per poi raggiungere con pochi passi la settecentesca Villa Tallone. Poi, al suo interno, scoprire la Sala “Eleonora Tallone”, una deliziosa ‘bomboniera’ per la musica che solitamente ospita concerti con repertorio classico.
Non sarà stato un po’ azzardato far suonare qui un chitarrista acustico, con tanto di amplificazione, anche se ridotta al minimo? No, se si tratta di Walter Lupi, che si è perfettamente integrato in questa atmosfera, regalando un’ora e mezzo di pura magia. La stessa signora Tallone, che ci ha accolti con una certa titubanza, ha poi seguito la serata dal suo ‘palco privato’ e ne è rimasta estasiata. Lupi si è fatto prendere dall’atmosfera dell’ambiente e ci ha guidato in un viaggio che, partendo da “Zumiè”, il brano che dà il nome all’omonimo cd, passando attraverso le sue particolari rivisitazioni di famosi brani di Lucio Battisti, dal nuovo lavoro Sulle corde dell’anima, con qualche incursione nella musica classica e celtica, tra cui spiccava una poetica versione di “The Water is Wide”, un paio di inediti e una puntatina nello stile di Pat Metheny, è poi ritornato a Battisti nell’ultimo bis con “Acqua azzurra, acqua chiara”. Un’atmosfera magica che nessuno voleva terminasse. Che quasi spiaceva interrompere per tributare quell’applauso che, però, non si poteva trattenere, tanta era la prepotenza dell’emozione che si creava al termine di ogni brano.
L’acqua, l’elemento che secondo Lupi in natura canta più di ogni altro, tornava spesso nei suoi brani, ci circondava, ci cullava, a volte leggera a volte scrosciante, ma mai distruttiva. E sull’acqua siamo tornati a riva, con l’ultima coccola offerta dall’impeccabile organizzazione di Lidia Robba e Domenico Brioschi de “La finestra sul lago”: la deliziosa torta di pane!
Patrizia & Mauro Gattonigiugno 21, 2010 by paese6corde